la faida tra i clarke e gli hobbes
Chiunque, nei sobborghi di Savannah, ha sentito parlare almeno una volta della faida decennale che intercorre tra gli Hobbes e i Clarke. Tutto ha avuto inizio nel lontano 1865, quando Josephine Elliott fu promessa in sposa a David Hobbes, un giovane di bell’aspetto ma dal carattere decisamente irruento, appena tornato dalla guerra. In dote, la giovane Elliott avrebbe portato la fattoria di famiglia, un possedimento di tutto rispetto. Il matrimonio, tuttavia, venne annullato tre giorni prima dal vecchio Elliott, padre di Josephine. Questo fatto provocò non poco malcontento tra gli Hobbes, ma la vicenda avrebbe dovuto concludersi lì. Quando, però, tre mesi dopo Josephine sposò il giovane Fred Clarke, gli Hobbes gridarono allo scandalo e alla truffa. C’è chi dice che il vecchio Elliot proibì alla figlia di sposare Hobbes perché aveva degli accordi commerciali con i Clarke, chi dice che glielo impedì perché era un tipo violento, chi ancora che la ragazza aveva avuto una storia con Clarke ed era rimasta incinta. Insomma, le dicerie a riguardo alimentarono per molti mesi le chiacchiere delle comari della Contea di Chatham. Questa fu solo la miccia. I rancori portarono ad una serie di episodi che miravano a minare le finanze o la reputazione della famiglia avversaria. Il “fattaccio del granaio” è uno dei più eclatanti. C’era un terreno, accanto alla fattoria dei Clarke, di diversi ettari, ottimo per coltivare. La trattativa per il terreno andò avanti per mesi, durante i quali il compianto Fred Clarke si mosse con destrezza per far abbassare il prezzo... finché, il giorno dell’acquisto, venne a sapere che il terreno era stato venduto poche ore prima a David Hobbes. Dopo il rifiuto di Josephine, si era messo a fare il barbiere, e aveva aperto bottega in città, sposando la figlia di un avvocato (la cui succosa dote aveva permesso l’avvio dell’attività). Cosa se ne faceva di 2 ettari di terreno brullo? Nulla, fu la risposta. I primi mesi costruì un granaio al centro esatto del terreno, ergendo delle grandi reti di filo spinato attorno al perimetro. Voci maligne dicono di aver visto gli Hobbes spargere sale sul terreno, solo per non permettere ai Clarke di utilizzarlo. Ora, a distanza di anni, sono i figli e i nipoti di David Hobbes e Fred Clarke a portare avanti questa faida.
La famiglia Hobbes è composta in gran parte da artigiani, bottegai, commercianti e piccoli proprietari di attività produttive: tutta gente che si è guadagnata la sua posizione con il duro lavoro, una mentalità opportunista e il fiuto per gli affari. Per questo, in città ci sono numerosi individui che hanno rapporti stretti con gli Hobbes, e che ne appoggiano gli interessi pur senza condividerne il nome. La loro estrazione borghese li rende l’esempio della classe media americana, e sono ottimamente inseriti nella buona società borghese di Savannah. Nonostante la famiglia annoveri tra le proprie fila un certo numero di teste calde, Murphy Hobbes e i suoi figli sono tutt’altro che sprovveduti, e grazie alla loro indole pragmatica sono in grado di intessere con le persone il genere più sincero di rapporto tra persone (almeno, tra quelle che non portano il nome Hobbes): quello basato sull’interesse economico.
La famiglia Clarke, invece, è composta in gran parte da contadini, stallieri, allevatori e taglialegna: tutta gente che si è guadagnata la sua posizione con il duro lavoro, il sudore della fronte e i calli sui palmi delle mani. Sono abituati ad accogliere nella famiglia anche coloro che non portano il nome Clarke, ma che condividono con essi l’attaccamento per gli animali, la casa, la terra e i frutti che la sapiente opera dell’uomo riesce a trarne. La loro umile estrazione, tuttavia, non deve trarre in inganno: nonostante la famiglia annoveri un certo numero di teste calde, Liam Clarke e i suoi figli sono tutt’altro che sprovveduti, e nonostante i loro modi non certo raffinati sono generalmente benvoluti in città, perché sono gente schietta che vive le proprie passioni in modo genuino e franco.

